sabato 28 settembre 2013

Ducktales Remastered - un tuffo nella nostalgia con Paperon dè Paperoni

Cioè le avventure di Paperon dè Paperoni e dei suoi celeberrimi nipotini Qui, Quo e Qua. Il cartone, originario degli anni Ottanta, lo danno ancora in tv. Nel 1990 uscì anche un videogame prodotto dalla giapponese Capcom, che all'epoca masticava alcune delle migliori licenze, da "Alien" alla "Marvel", passando per "Dungeons & dragons".
Oggi le licenze ufficiali non sono più così importanti, i videogame si sono emancipati e vivono di luce propria, ma allora facevano la fortuna di un titolo piuttosto che l'altro. Al vecchio "Ducktales" a 8-bit lavorò anche un giovane Keiji lnafune, destinato poi ad affermarsi come uno dei nomi più influenti della scena nipponica. Ma la vera notizia è che, quasi un quarto di secolo dopo, il gioco rimane un piccolo cult, se adesso Capcom ha deciso di riproporlo, come si fa appunto coi classici, in una versione rimasterizzata per pc e console attuali, distribuita tramite i consueti canali di digital delivery.
Si intitola esplicitamente "Ducktales: remastered" e costituisce una sorta di remake realizzato con tanto impegno e passione dagli specialisti della grafica tradizionale di Wayforward, che hanno appositamente ridisegnato a mano personaggi, sfondi e animazioni con l'aiuto degli stessi artisti della serie tv, Mike Peraza e Rick Evans.
Direttamente dalla scuderia Disney arrivano anche i doppiatori del cast televisivo, compreso, per la gioia dei fan, l'ormai ultranovantenne Alan Young, storica voce anglo-americana di zio Paperone. La struttura del gioco, un platform 2d con qua e là qualche elemento di azione, per contro non è stata toccata di una virgola, a rischio di apparire anacronistici: d'altronde "Ducktales Remastered" è in tutto e per tutto un tuffo nella nostalgia.


Con lo stesso spirito, un altro big dei videogame made in Japan, Sega, ha appena recuperato un mito dell'era 16-bit incentrato sull'eroe disneyano per antonomasia, Topolino. A più di vent'anni dal debutto, "Castle of illusion starring Mickey Mouse" si rifà il trucco e, nell'edizione reimmaginata per Pc, Ps3 e Xbox 360, la regia si diverte a giocare con le inedite prospettive del 3d. Un videogame di ieri, quindi, ma visto attraverso gli occhi di oggi che mantiene intatto il fascino dei suoi mondi pieni di fantasia, finendo per assomigliare a una strabiliante macchina del tempo in grado di tradurre in un'estetica attuale antiche memorie fatte di pochi pixel. Mentre alla direzione si ritrova Emiko Yamamoto, le musiche sono state composte ex novo per l'occasione da Grant Kirkhope, autore delle colonne sonore di molti titoli Rare.

Fonte: Gazzetta di Parma

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